G IAMMARINARO
M ARCO
false food photography
RECENSIONI
MONCALIERI 2016
INTERVISTA A MARCO GIAMMARINARO
Intervista realizzata dal Sabrina Lanzillotti, giornalista di Cronaca qui.
Per leggere l'alrticolo cliccarci sopra.
MILANO 2015
PER LA SERIE ARTISTI EMERGENTI: INTERVISTA A MARCO GIAMMARINARO
Oggi parte un nuovo progetto di SociArt Milano con il quale cercheremo di “sviscerare” il più possibile le personalità emergenti dell’arte nel territorio lombardo.
Cominciamo con il giovanissimo Marco Giammarinaro, artista e fotografoautodidatta che, come lui stesso ammette “si diverte” a creare nello spettatore un senso di “illusione”. Tanto è vero che colui che osserva queste foto, non riesce a capire realmente se ciò che vede è vero o è frutto della propria immaginazione. Il suo scopo è quello di creare un vero e proprio mix tra fotografia e artericreando delle sensazioni che possano essere tattili, odorose.
Al centro di tutto però c’è sempre lo spettatore che potrà porsi delle domande riguardanti le foto che si trova davanti, notando oltretutto l’utilizzo da parte dell’artista di oggetti appartenenti alla vita quotidiana che rendono queste opere ancora più affascinanti....
Cristina Costa Capo redattore SOCIAR NETWORK Milano
TORINO MAGAZINE 2014
Torino n°3 anno 2014 - pag 146 147
MARCO GIAMMARINARO - FOTOGRAFIA SPERIMENTALE
Nel lavoro di ricerca di nuovi soggetti fotografici di Marco Giammarinaro è presente una sorta di rielaborazione del macro; scatti innovativi , sperimentali,un mix tra fotografia ed arte senza che nè una nè l'altra prevalga.L'obbiettivo è quello di far "assaporare" l'opera,gustarla fino in fondo ricreando sensazioni quasi tattili,odorose,aromatiche ma del tutto fugaci.Si tratta di un gioco che porta l'osservatore a chiedersi se quello che vede sia in realtà o se vi sia qualcosa di più ed ottiene questo risultato combinando insieme materieli differenti ma collegiali.
"CREDERE DI VEDER RITRATTO UN GELATO E POI ACCORGERSI DI AVERE DI FRONTE SCHIUMA DA BARBA E DOCCIA GEL APPOGGIATI SU UNA TEGLIA DA FORNO RISULTA SPIAZZANTE"
Tutto questo l'artista lo definisce esperimentazione e desidera che l'osservatore si ponga delle domande rispetto alla fotografia che si trova davanti ,che susciti interesse e curiosità; di fatto gli oggetti ripresisono oggetti di uso e consumo quotidiano come gel per capelli ,cdrom,stucchi ,oli essenziali ,schiume da barba che ripresi nel dettaglio ,sembrano tutt'altro come ad esempio del cibo... in fondo "nulla è reale ma tutto è illusione" come afferma l'artista.
Barbara Aimar
Amministratore & cinema developer presso NIMAR film. Giornalista, comunicazione, consulente marketing
L' ILLUSIONE DEL BUDINO NELLE FOTO D'ARTISTA
Corriere di Chieri
POIRINO
Scatti da un’esposizione di delizie culinarie? Macché, i vari tiramisù, bavaresi e budini, immortalati da Marco Giammarinaro per la mostra “Dolcetto o scherzetto”, sono in realtà creazioni di bagnoschiuma, shampoo e accessori di uso quotidiano, con un leggero ritocco di colore al computer. Si potranno vedere al Caffè della Riva di Poirino, in passeggiata Marconi 6, dal 25 febbraio al 25 marzo, dalle 8 alle 20, tutti i giorni tranne la domenica. Ingresso libero. «L’idea era quella di non fotografare le stesse cose “scontate” di sempre, ma creare qualcosa di nuovo», spiega Giammarinaro. Anche se l’idea giusta non è venuta subito. Originario di Pralormo, 26 anni, studente di Biologia a Torino, residente a Moncalieri, ha un suo sito: http://giammarinaromarco.wi x.com/marcogiammarinaro E lì racconta di aver cominciato creando opere attraverso software di grafica, salvo accorgersi «di essere finito su un terreno già abusato». Poi un prezioso regalo di amici cambia tutto: «Con la reflex ho cominciato a divertirmi», confessa. Ecco allora l’idea del “Dolcetto o scherzetto”: Giammarinaro comincia a preparare da sé i propri soggetti, attraverso materiali apparentemente inservibili. In “Geometrie vellutate”, la falsa panna è montata con schiuma da barba e oli, stessi ingredienti di “Sensazioni al gusto di caffé” (concedendo, in questo caso, l’utilizzo di vera macina). “Soffice amarezza”, che per la forma sembra una panna cotta, è invece una base di schiuma e bagnodoccia montata su un cd-rom, fotografata e poi corretta nel colore tramite un software: e qui si riconosce l’antica vocazione grafica «Un mix tra fotografia ed arte, senza che l’una o l’altra prevalga», commenta Giammarinaro. Che ammette:«Sono sostanzialmente un autodidatta». Ma non per questo sono mancati i riconoscimenti: tra questi, l’esposizione di una sua opera, “Codice d’essenza”, alla galleria La Permanente di Milano; la finale all’edizione 2011 di “Assaggi d’immagine” a Savona; e la personale “Palcoscenico - Arte e design”, a Torino, lo scorso giugno. L’obiettivo dichiarato, di fronte a una schiuma da barba che sembra un dolce: «Voglio che la persona che osserva si chieda “cos’è?”, che mi dia una risposta... e che sbagli». Alla fine,Marco Giammarinaro confessa il suo divertimento: «Per lo più sbagliano!».
Marco Giacinto
L'illusione del budino nelle foto d'artista
Autore: marco giammarinaro - Pubblicato il 14/06/13 - Categoria Fotografia & Dintorni